Pavia e dintorni
Pavia è situata sul fiume Ticino, a nord dalla confluenza nel Po, a 35 km a sud di Milano.
La fondazione della città si deve ai Romani, a cui si deve anche la pianta della città, rimasta intatta fino ad oggi, a castrum romano; la città aveva il nome di Ticinum.
La provincia di Pavia può essere suddivisa in tre zone: Pavese, Lomellina e Oltrepò. Il Pavese segue a nord ovest i corsi del Ticino e del Po, è un'area ricca di armonia e fattori storici, ambientali e turistici. La Lomellina è compresa tra il Po e il Sesia, con lo "sguardo" verso il Piemonte, un tempo terreno sabbioso, il paesaggio offre ora orizzonti aperti, specchi d'acqua e filari di pioppi al limite delle risaie. L'Oltrepò Pavese è la terra delle vigne, delle dolci colline e delle tante cantine.
La città di Pavia è situata lungo la Via Francigena, (nominata per la prima volta nell´876 d.C.), conosciuta come la lunga via che parte da Canterbury e giunge fino a Roma (tomba di San Pietro).
Nel XII secolo la città divenne libero comune, durante le opposte delegazioni dei Guelfi e Ghibellini, la città supportò il Barbarossa contro la Lega Lombarda e Milano.
Durante il Medioevo la città perse di importanza dal punto di vista politico e fu infine annessa dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti; nel 1361 fu istituita l'Università di Pavia che vide tra i suoi studenti giovani provenienti da tutta Europa.
Nel Cinquecento, famosa è la battaglia di Pavia, tra i Francesi e gli Imperiali, vinta da questi ultimi, perché il capitano di ventura forlivese Cesare Hercolani, ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia, ne permise la cattura, meritandosi il soprannome di vincitore di Pavia e la gratitudine dell'imperatore Carlo V d'Asburgo. Dall'inizio del XVIII secolo fino alla metà del XIX secolo la città fu sotto la dominazione straniera, alternata, di spagnoli, francesi e austriaci. Divenne nel 1859 parte del Regno di Sardegna (futuro Regno d'Italia) insieme al resto della Lombardia.